INTRO

questo blog nasce da un fremito. Dopo avere assunto stramonio all'angolo di una via montuosa ho avuto visioni dell'anno 4441. A quell'epoca era stato riassunto il calendario Maya, che inizia da una data mitica 5 Ahua 8 Cumhu e giunge fino alla fine del Mondo. Su un planetoide burocraticamente parte del Coordinamento interdipartimentale delle 15 galassie veniva sperimentata la possibilita di ibernazione attraverso le modifiche determinate dal protocollo Hymen Gottuso. Il planetoide si chiama Rorschach Phenoid in omaggio ad una possibilità. La squadra ibernata era formata da individui sceltissimi e categorizzati 10 bis per qualità fisiche intellettuali ed arroganza. questa squadra era costantemente monitorata da un manipolo altrettanto selezionata da tecnici ad altissima preparazione et curriculums che lo metterebbero in culo persino a Dio. l'ultima ruota del carro era un certo Frankie Flowers che si occupava di rinfrescare i terminali,togliere le muffe biorganiche, svuotare le latrine chimiche. Un bel giorno del 4441 la scoreggia di una supernova inclina il piano sulla mappa cosmica di Rorschach Phenoid. Ne segue un casino: Tutti i tecnici schiattano ma,miracolosamente, l'impianto di conservazione dei palloni gonfiati ibernati rimane inalterato. L'unico sopravvissuto del personale tecnico e paratecnico è,ancora miracolosamente, Frankie Flowers. Questa è la storia del suo riscatto e della sua vendetta.

N.B.il contenuto della narrazione è ovviamente alla rovescia e parte dalla fine come la scrittura maya. si prega di seguire i links per spupazzarsi tutto il trip. Grazie.






giovedì 30 luglio 2009

fAsCiA LeMmE 91. AnNo 4441. rEtTa


La frattura era più scomposta di quanto noi tre pensavamo/ Rorschach Phenoid poteva infilarsi in una delle tre aperture/la una la due o la tre/ intanto i brividi ci passavano dai talloni fino alla cervicale come fossimo lucertole scuoiate vive da qulache lemuro australopiteco con un debole per i ventri molli/ il Professore si buttò in ginocchio a pregare non so bene cosa visto che nello spazio non c'erano Dei/ Drifter continuava ad imperversare sul trangolo comandi assottigliando il gough e tentando di pistonare il più possibile riflussi verso l'esterno della postazione in attesa del botto/
Fu esattamente allora che mi accorsi che l'occhietto di Longelan si stava spalancando/ quasi glauco di un azzurro fottutamente fantastico/ Pareva Dio su un paio di rollerblades e m'aspettai per una zimmofase di vederlo piroettare e piombarci davanti con una silhouette da ballerina marsicana/ gli altri avevano interferenze talmente pesanti nella scatola cranica da non realizzare nulla/ io mi piegai istintivamente sotto la consolle per non vedere l'orrendo spettacolo delle capsule che si aprivano/ dopo un'infinità di digrignamento denti sollevai lo sguardo e Longelan mi dominava follemente nudo dall'alto in basso/ il suo tuttoinsieme era circonfuso da una sorta di Glitter Makali/ il corpo pareva addirittura squagliarsi per l'eccessiva intensità dei riverberi Ophlar/
non tentai neanche di osservare se anche gli altri membri del team ibernati s'erano scucchiati fuori dai sarcofaghi/ ormai ero abbaccinato e affastellato da Longelan/ un suo sguardo da superuomo delle Amminogalassie e sarai sparito in una pozzanghera macilenta di di odori disdicevoli/ Drifter e il Professore erano piombati/semplicemente limpidamente immobili quanto poteva esserlo ormai il triangolo comandi/ Longelan mi sfiorò con le pupille poi si volse al professore/ Dire che fosse incazzato è un eufemismo/pensai la butta male per il vecchio/Infatti Longelan avvicinà il palmo della sua mano al muso del Professore e ne ricoprì tutti i trattipoibeh, cazzo/ poi ci fu il botto

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