giovedì 1 marzo 2012
mercoledì 22 febbraio 2012
mercoledì 15 febbraio 2012
un sentimento di esaltazione mista a rincoglionimento mi sprizzava da tutta la figura/ se qualcuno mi avesse osservato in quel momento avrebbe detto che splendevo di Mortar dalla zucca fino all'estremità delle palle/ la gravità compressa cominciava a stordirmi e a darmi pure visioni/ Pensai a Drifter chissà dov'era in questo momento/ Longelan sarebbe riuscito a localizzarlo dopo il loro confronto o era ancora in fase di deficienza psicomotoria?/ me lo auguravo/ Io stesso ero troppo procrastinato per rendermi esattamente conto del qui e dell'ora/ avevo atteso troppo un tot quel momento che adesso mi facevo fare/ come un silicio whizz sotto un martello di corallo d'Arga/non andava bene/ ero in fase mistica ma era troppo tardi per riadagiarsi sul tatami dell'operatività/ sapevo solo che Longelan aveva lasciato tracce organiche e di progetto a iosa sul planetoide/ e queste mi sarebbero state immensamente utili/ lui aveva sottovalutato il grip della struttura la sua bellezza a tempore l'aveva pigliata come si piglia una mela kontras e l'aveva mangiata dimenticandosi il torsolo/ e il torsolo era sopra di Lui/ a galleggiare come un pallone dalle dimensioni di un Dio a guardia di un sonno incerto e di sogni pesanti/ e dentro quella cosa che avvicinava a un incubo stavo sgambettando colto da un improvviso attivismo di frenetico Odd/ si chiama iperattività deianica e coglie le persone che perlustrino strutture sotto un certo grado di boom nella Noossphera/
e proprio mentre sboccavo nell'ala Quick iniziava a prendermi/ Subitò allumai le cinque proiezioni di ricerca e aggiottaggio/ avevo bisogno di sentire l'odore di Longelan non solo visionare il suo passaggio o le impronte che aveva lasciato sulla rete Data/ così iniziai una search Booster aggiornata a programmi Beneç/ era un regalo dei miei tempi all'Accademia come bidello/ lì avevo scaricato tutte le cimici e i bugs immaginabili e pure quel programma per gli archivi a scansione torrida in grado di contenere ogni staminale degli esseri viventi che attraversino determinate fasce di energia in precisi momenti/ non era una cazzata/ ma dovevo picciare esattamente il frame di Longelan nell'attimo in cui abbandonava Rorschach Phenoid insieme al povero Professore/ Beccare quello mi avrebbe dato accesso alla numerazione delle sue ghiandole di epinefrina nel momento in cui rilasciavano le tipiche bande di frequenza ormonale e quindi accedere alla sua banca di accumulo emotiva/ e poterne fare poi l'uso che mi ero prefisso/ ritrovarlo e stroncarlo nella sua adolescenza/ almeno/
mercoledì 8 febbraio 2012

Sbarcai il lunario con il Dyksa attaccato alle spalle/ non ci potevo credere ero di nuovo su Rorschach Phenoid!/ toccai tutto il flogs ammuffiti i distorsori gonfi per la mancata mungitura tecnica accarezzai persino la plancia ero euforico/ tanto da farmi sgorgare qualche goccia dalle sacche lacrimose/ mi avviai per il Settore Markias con il cuore che batteva all'impazzata/ esattamente su quel tendipersone avevo discusso all'infinito con il Professore sull'importanza dei Numeri Primi/ poi sfrecciai nei loculi XXV XXXXI e II/ lì mi ero masturbato lasciando lo sperma galleggiare in pura decompressione per una quantità imprecisata di dimmophasi poi avevo assunto i mushroom Delikatessen come li chiamava Drifter lasciandomi pulsare come un finto Troll sopra un ceppo di cavi esposti ancora dalla Prima Era/ Indugiai a lungo nella SalaGiochi dove mi ero impegnato a trattenere Mystik e Pariego i due ruoli che mi ero assunto per poter guadagnare punti nel computo e nei crediti per passare alla decima schermata/ nell'infermeria mi ero fatto iniettare dal Professore una dose di elio smorzato attraverso diluzioni di Travikus così da poter fluttuare sopra i batuffoli esterni di Rorschach Phenoid come fosse Pacheco a bordo di un Satellite Trekker tutto cromo e riflessi smorzati dei diversi Soli una sensazione da borchia vivente un viaggio fra demotocriti e germogli gigante di Ruthless/ ci si poteva sentire come un Dio ricoperti di polvere sferica una diffusa sensazione di esaurimento contrappesa all'eccitazione del costante plough di semi sensoriali/ era cool quanto una gita dal lato oscuro di Phlop Mezcal/
mi risovvenni dai ricordi/ il michrosemovente mi stava ancora appicciccato al dorso/ era chiaro che non era uscito magnificamente dal trasporto cellulare/ Io mi ero quasi ricaricato fino all'overload ma Lui stava chiaramente fiammeggiando i suoi ultimi fuochi/ già era stato provato dal combattimento con gli altri Dyksa a Percolant ora ansimava senza che lo udissi ma percepivo chiaramente il suo dolore/ sbriciolai un pò di LNN l'ultimo che m'era rimasto lasciandomi senza additivi ma non importava/ quel poverino esserino meccanico lo meritava per avermi inseguito in un viaggio attraverso la decomposizione e ricomposizione dei metabolismi/ mi venne definitivamente da piangere/ il piccolo semovente sgranocchiava la droga leggera fatta di fittissimi cristalli d'Alomia/ sbatteva ogni dimmophase le pesanti palpebre in Povlsen e sembrava fissarmi come fa la Montagna con il bosco/ con tenerezza infinita/ mi vennero i brividi e decisi che non l'avrei lasciato annullare le funzioni/ mi allungai in infermeria e manipolai due boccette di ES-22 Murdoch/ gliele sparsi sulla corrazza in GrimeNeumann e sul fattezze artificiali avendo cura di impaccarne una specie di collirio per la visuale che sembrava realmente compromessa/ poi con una Phitophlex a dentatura regolabile gli saldai in qualche maniera un pezzo di trasmissione che gli ciondolava dalla rotula in Magellano compromettendo anche l'efficacia di tibia e perone/entrambe in hyper lega/ Lui sembrò sorridere pur attraverso il dolore e mi resi conto che l'avevo piallato positivamente nonostante tutti i miei deficit sanitari/ Lo abbracciai con leggerezza nel timore e lo lasciai in convalescenza iniettandogli nella superficie sottocutanea rimovibile un grammo di sepicina/ Lui smorzò gli occhioni e io tornai a zonzo per Rorschach Phenoid/ fu così che conobbi Gino/ lo chiamai così in ricordo del mio grande amore mutante/Gina appunto/
giovedì 2 febbraio 2012
e a condizionarmi la visuale l'aria era mefitica/ mi accorgevo di mangiare sudore e scaglie NH-(CO)-O/ Ploppai con molta grazia sui due sticks femmina AGO e MEIA un vecchio trucco che mi aveva plafonato il Professore/ poi incidetti le onde Sordo le guardavo sui minuscoli terminali e contemporaneamente agitavo i livelli cercando di sciamare le frequenze perfette/ quelle che mi avrebbero fatto collegare alla fascia fertile di Rorschach Phenoid/ ormai sfrondavo da parecchio e non mi accorgevo dei blocchi temporali che volatilizzavano uno dopo l'altro però sentivo la gola farsi secco e sapevo che nel giro di due dimmophasi i tecnici avrebbero ripreso sbadigliando il loro laboratorio/ dovevo flettere le chiappe e concentrare il prosencefalo/
finalmente arrivai alla lock-up/ ero in quadro e avrei fatto i salti fino al ceiling se non fosse stato in Partyaka quindi colmo di malattie trasmissibili/ sondai lo steam Hop-Noy e assestai la gamma di opzioni gialle e nere fino a raggiungere l'enclave 2.2Luma388 che avrebbe fatto da volano per raffinare tutti i turns intorno al mio trasferimento biomolecolare/ fissai gli hooks gonici e dilazionai le slides Ants che mi sarebbero servite più tardi mentre ero in pieno trasferimento/ tutto era pronto/ mi stramazzai nella cabina senza accorgermi che un dyksa continuava a chiedermi LNN/ era messo davvero male i compagni gli avevano asportato la parte superiore del Receive-Send-Out e camminava strascicato per l'assenza delle protesi Celli/ aveva un solo bulbo elettronico oculare/ signore bidonò in codice Hanoi ancora per favore/ stavo per dargli un calcio quando si accese la corsia di sdoganamento/ ero al settimo cielo/ mi gettai mistico attraverso le linee Geiom e non feci nemmeno caso al Dyksa che mi seguiva come un idiota/ pensai che i michrosemoventi hanno lo stesso effetto del gettare un pezzo di latta nello spazio/ che ne uscisse o ne fosse stato stirato non era affar mio anche se sentivo la manina stretta stretta al pullover/ Ci risiamo e pensai a Longelan e al professore/ mai che si viaggi da soli in questo cazzo di troposfera/
mercoledì 25 gennaio 2012
Mi risvegliai come se quello che avessi inzuppato fosse stato un'altra storia in un'altra notte a perpendicolo dentro un'altra dimensione/ Riconobbi l'incognatura dai michrosemoventi Dyksa che reclamavano la loro caramella di NMT ormai con la famelica ottusità dei tossici/ mi ci voleva un pò per raddrizzarmi così iniziai a raccontare alle macchine la mia storia rimpinguandola con dettagli sparagliati/ dovevo confonderli e fargli grattare i grenoprocessori/ poi tirai fuori un pò di LNN non era NMT ma era giusto qualcosa e i michrosemoventi annusarono come delle sessantenni intorno a un cazzo di grosse dimensioni/ Ci sarebbe stato da deragliare per fortuna che avevo un pò di mia esperienza con i Dyksa dal Settore II485PhonyIV quando avevo lavorato a distinguere i rifiuti dominanti da quelli impreganti di gradimento MOX/ tanti michrosevonti c'avevano lasciato la duttilità e buona parte della salute perchè il MOX contiene tracce di 239Pu/ micidiale per la loro Biomimica e letali addirittura se assorbiti per un periodo superiore alle766 dimmophasi/ Mi era capitato pure di passare per un campo di smistamento Dyksa intossicati e vi assicuro che è un'esperienza che stringe il cuore anche quando come me ha tre Elman aggiuntivi/ vedere questi poveri cristi ammassati l'uno all'altro sputare microcontrollori PIC18F6525 non era un bello spettacolo/ trovarli mentre spegnevano definitivamente le loro funzioni in qualche angolo nascosto di quel lazzaretto era più di quanto un osservatore indifferente potesse sopportare/ così avevo imparato a rispettarli e ad averne se l'occasione si presentava pietà/ Ora li stavo blandendo e lo spettacolo questa volta era feroce/ si era scatenata una zuffa micidiale e vedevo un turbinìo di implants intorno alla manciata di mattonelle chimiche che avevo sbriciolato sul terreno/ pareva la presa della Pastiglia una vergognosa rincorsa all'ottundimento ed Io mi accorgevo di essere divenato il Pifferaio Tragico prigioniero di uno scenario che la sua Mente aveva preferito evacuare/ Mi allontanai mentre intorno alla sostanza s'era scatenato un autentico ammazzattoio con tanto di clang e bong sulle delicate sovrastrutture dei michrosemoventi/
Dovevo racimolare i miei pensieri e decidere il da farsi/ Drifter da quello che avevo assaporato della visione s'era lasciato sgamare da Longelan e ora batteva sicuramente i denti in qualche angolo fuori luce del Circolo Evocatori/ era venuto tutto e troppo in fretta/ Aver trovato il Figlio di Puttana in un momento di vulnerabilità psicologica era una possibilità che il mio collega aveva riposto nelle scatole microscopiche delle "speranze a forte valore dissuasivo"/ così avrei dovuto fare a meno del contatto non visivo con Drifter per un pò gli si era letteralmente squagliato fra le mani/ eppure era indispensabile riportarlo sotto la sberla delle evocazioni sennò sarei stato crashato in un Amen da un Longelan non turned on su altri programmi/ Di certo il Figlio di Puttana non se la stava passando meglio/ qualcosa nel possedimento di un'altra presenza doveva averlo scosso e Trillato quasi a morte/ lo immaginavo attorniato da fedelissimi leccaculo e dottori mentre perdeva i sensi ogni 3-4 dimmophasi/ di certo gli si era serrato il buco del culo dalla strizza e poteva essere fuori combattimento per diverse progressioni/ c'era da rifletterci/ guardai l'olocausto che la sua sbriciolatura di LNN aveva provocato fra i semoventi/ pezzi di ricambio sbrindellati valvole strinite come fossero state passate da un asciugatoio in lava liquida dentro bocce di trinciacciaio/ mi accesi un Berger e riflettei grattandomi la barba intrisa al metallo sparso per l'aria/ intanto i KLANG!!! e i SDUUUM!! continuavano/ fino a esaurimento scorte/