Così riportai tutto sul summing e marcai il backwards/ pareva tutto guizzare come meglio non si potrebbe/ tutto quello che era successo sul planetoide era stato ovviamente cancellato da chi era approdato dopo di me/ ma non potevano sapere che esiste un doom fucker in grado di rintracciare blotters cancellati anche 800 dimmophasi prima/ queste cose le può sapere solo un irregolare un pelo nelle palpebre che loro non si peritano di spostare per non sollevare troppo il livello di stress/ così potevano essere chiavati aggiungendo grime all'ordine di recupero sull'indice barrato poi inquinare le fonti per la protezione e annullamento ci si infila ne channel che mena diretto al Firm Enclosure e si asporta il barrack/ così dopo si prosciuga l'antiviral e ci alluppa tranquilli su tutti i back-ups che si vuole sbobinare/ così infatti andava/ guardavo in un rolling continuo tutte le schermate poi acceleravo e decrescevo/ non mi interessava tutto il cluster della Baracca dalla Fondazione all'oggi dovevo raffinare le ricerche/ mi ci vollero un fottìo di dimmophasi quasi un intero spicchio di Demon per arrivare là dove volevo/ ed era proprio il momento in cui Longelan spiaccicava la sua mano sul muso del professore/ da quel momento in non avevo capito più nulla ed ero caduto in un well di incoscienza borbottiì e deliquio generico però le riprese avevano continuato a blinkare/ il cuore mi si era fermato in gola mentre vedevo Longelan figlio di troia scomparire con il professore fondersi letteralmente e prendere la alley giusta verso il Buco Del Culo del Pianeta Madre poi mentre le lacrime mi rigavano i tratti in semicoma vedevo il vecchio Drifter trascinarmi dentro la gabbietta e sparire anche noi sull'ultimo pezzo di coda che la frattura giusta stava lasciando transitare/ Poi praticamente il nulla fino all'emergere di alcuni tecnici di biopsia Silicon giunti a cancellare proprio quello che Io ora stavo visionando/ adesso mi veniva da ridere/ avevo in mano davvero il destino di quel gran bastardo/ rinculai/ e tornai all'attimo quando Longelan si assorbiva il professore ne succhiava tutte le formule e i grassi proteici/ era quello il momento perchè il figlio di troia abbassava le difese di genere e lasciava il patrimonio personale esposto/ tutto un casino di flips personali e soprattutto i terminali psichici e tutto il carico pieno sotto la mia unghia/ dovevo solo grattare e tirare via lo sporco/ dipanare ciò che Longelan aveva prodotto attraverso le sue spore psichiatriche rintracciarne le tare e le tarme superegotiche/ era lì bloccai il fermo immagine scaricai i flames e iniziai a tremare per stabilire il link/ mi infilai nelle trame in sycra della rete e provai a a muovermi tra i ropes per trovare il contatto con il passato di Longelan/ alla fine lo vidi/ era incassato fra due macigni azzurri/ incastrato come qualcosa che inizalmente doveva essere nascosta e poi doveva uscire ma non ce l'aveva semplicemente più fatta/ uno scrigno viola epatite bucherellato ma ancora lucido/ mi rifletteva come un sarcofago di cimice ed era tutto istoriato/ mi asciugai il sudore in atrochips dalla fronte/ potevo cominciare a scardinare le serrature delle rooms del mio più potente nemico e in una vibrazione di cagasotto il farlo mi entusiasmava assai poco/
mercoledì 22 febbraio 2012
mercoledì 15 febbraio 2012
Penzolai verso l'ala Quick/ sapevo che lì stazionavano tutti i banchi dati e i perditempo archiviati della vita di Rorschach Phenoid/ per arrivarci dovevo salire a spirale le dodici Himmel e lasciarmi dolcemente nastrificare attraverso una un'altra ventina di gates ridotte/ Cristo sembrava tutto come allora/ Il Buco Del Culo Del Pianeta Madre aveva tenuto ad alimentazione controllata il planetoide/probabilmente voleva farne uno show da seconda serata tipo SCIENZA e PARACULI/ poteva essere/ Secondo me una vaga scaramanzia aveva spinto Longelan a parcheggiarlo e lasciarlo con il minimo vitale di manutenzione e non lasciarvi blottare nessuno o pochissimi comunque/ qualche testa a pera per le pulizie essenziali qualche codogno per la supervisione digitale/ Ma visto così lì non si strascicava un cazzo e il mio collegamento con la rete di segnalazione e allerta mi indicava che sul Buco Del Culo Del Pianeta Madre nessuno si stava mazziando per monitorare i miei spostamenti/
un sentimento di esaltazione mista a rincoglionimento mi sprizzava da tutta la figura/ se qualcuno mi avesse osservato in quel momento avrebbe detto che splendevo di Mortar dalla zucca fino all'estremità delle palle/ la gravità compressa cominciava a stordirmi e a darmi pure visioni/ Pensai a Drifter chissà dov'era in questo momento/ Longelan sarebbe riuscito a localizzarlo dopo il loro confronto o era ancora in fase di deficienza psicomotoria?/ me lo auguravo/ Io stesso ero troppo procrastinato per rendermi esattamente conto del qui e dell'ora/ avevo atteso troppo un tot quel momento che adesso mi facevo fare/ come un silicio whizz sotto un martello di corallo d'Arga/non andava bene/ ero in fase mistica ma era troppo tardi per riadagiarsi sul tatami dell'operatività/ sapevo solo che Longelan aveva lasciato tracce organiche e di progetto a iosa sul planetoide/ e queste mi sarebbero state immensamente utili/ lui aveva sottovalutato il grip della struttura la sua bellezza a tempore l'aveva pigliata come si piglia una mela kontras e l'aveva mangiata dimenticandosi il torsolo/ e il torsolo era sopra di Lui/ a galleggiare come un pallone dalle dimensioni di un Dio a guardia di un sonno incerto e di sogni pesanti/ e dentro quella cosa che avvicinava a un incubo stavo sgambettando colto da un improvviso attivismo di frenetico Odd/ si chiama iperattività deianica e coglie le persone che perlustrino strutture sotto un certo grado di boom nella Noossphera/
e proprio mentre sboccavo nell'ala Quick iniziava a prendermi/ Subitò allumai le cinque proiezioni di ricerca e aggiottaggio/ avevo bisogno di sentire l'odore di Longelan non solo visionare il suo passaggio o le impronte che aveva lasciato sulla rete Data/ così iniziai una search Booster aggiornata a programmi Beneç/ era un regalo dei miei tempi all'Accademia come bidello/ lì avevo scaricato tutte le cimici e i bugs immaginabili e pure quel programma per gli archivi a scansione torrida in grado di contenere ogni staminale degli esseri viventi che attraversino determinate fasce di energia in precisi momenti/ non era una cazzata/ ma dovevo picciare esattamente il frame di Longelan nell'attimo in cui abbandonava Rorschach Phenoid insieme al povero Professore/ Beccare quello mi avrebbe dato accesso alla numerazione delle sue ghiandole di epinefrina nel momento in cui rilasciavano le tipiche bande di frequenza ormonale e quindi accedere alla sua banca di accumulo emotiva/ e poterne fare poi l'uso che mi ero prefisso/ ritrovarlo e stroncarlo nella sua adolescenza/ almeno/
un sentimento di esaltazione mista a rincoglionimento mi sprizzava da tutta la figura/ se qualcuno mi avesse osservato in quel momento avrebbe detto che splendevo di Mortar dalla zucca fino all'estremità delle palle/ la gravità compressa cominciava a stordirmi e a darmi pure visioni/ Pensai a Drifter chissà dov'era in questo momento/ Longelan sarebbe riuscito a localizzarlo dopo il loro confronto o era ancora in fase di deficienza psicomotoria?/ me lo auguravo/ Io stesso ero troppo procrastinato per rendermi esattamente conto del qui e dell'ora/ avevo atteso troppo un tot quel momento che adesso mi facevo fare/ come un silicio whizz sotto un martello di corallo d'Arga/non andava bene/ ero in fase mistica ma era troppo tardi per riadagiarsi sul tatami dell'operatività/ sapevo solo che Longelan aveva lasciato tracce organiche e di progetto a iosa sul planetoide/ e queste mi sarebbero state immensamente utili/ lui aveva sottovalutato il grip della struttura la sua bellezza a tempore l'aveva pigliata come si piglia una mela kontras e l'aveva mangiata dimenticandosi il torsolo/ e il torsolo era sopra di Lui/ a galleggiare come un pallone dalle dimensioni di un Dio a guardia di un sonno incerto e di sogni pesanti/ e dentro quella cosa che avvicinava a un incubo stavo sgambettando colto da un improvviso attivismo di frenetico Odd/ si chiama iperattività deianica e coglie le persone che perlustrino strutture sotto un certo grado di boom nella Noossphera/
e proprio mentre sboccavo nell'ala Quick iniziava a prendermi/ Subitò allumai le cinque proiezioni di ricerca e aggiottaggio/ avevo bisogno di sentire l'odore di Longelan non solo visionare il suo passaggio o le impronte che aveva lasciato sulla rete Data/ così iniziai una search Booster aggiornata a programmi Beneç/ era un regalo dei miei tempi all'Accademia come bidello/ lì avevo scaricato tutte le cimici e i bugs immaginabili e pure quel programma per gli archivi a scansione torrida in grado di contenere ogni staminale degli esseri viventi che attraversino determinate fasce di energia in precisi momenti/ non era una cazzata/ ma dovevo picciare esattamente il frame di Longelan nell'attimo in cui abbandonava Rorschach Phenoid insieme al povero Professore/ Beccare quello mi avrebbe dato accesso alla numerazione delle sue ghiandole di epinefrina nel momento in cui rilasciavano le tipiche bande di frequenza ormonale e quindi accedere alla sua banca di accumulo emotiva/ e poterne fare poi l'uso che mi ero prefisso/ ritrovarlo e stroncarlo nella sua adolescenza/ almeno/
mercoledì 8 febbraio 2012
Fascia lemme 258. Anno 4441. Equazioni con soluzioni non reali
Sbarcai il lunario con il Dyksa attaccato alle spalle/ non ci potevo credere ero di nuovo su Rorschach Phenoid!/ toccai tutto il flogs ammuffiti i distorsori gonfi per la mancata mungitura tecnica accarezzai persino la plancia ero euforico/ tanto da farmi sgorgare qualche goccia dalle sacche lacrimose/ mi avviai per il Settore Markias con il cuore che batteva all'impazzata/ esattamente su quel tendipersone avevo discusso all'infinito con il Professore sull'importanza dei Numeri Primi/ poi sfrecciai nei loculi XXV XXXXI e II/ lì mi ero masturbato lasciando lo sperma galleggiare in pura decompressione per una quantità imprecisata di dimmophasi poi avevo assunto i mushroom Delikatessen come li chiamava Drifter lasciandomi pulsare come un finto Troll sopra un ceppo di cavi esposti ancora dalla Prima Era/ Indugiai a lungo nella SalaGiochi dove mi ero impegnato a trattenere Mystik e Pariego i due ruoli che mi ero assunto per poter guadagnare punti nel computo e nei crediti per passare alla decima schermata/ nell'infermeria mi ero fatto iniettare dal Professore una dose di elio smorzato attraverso diluzioni di Travikus così da poter fluttuare sopra i batuffoli esterni di Rorschach Phenoid come fosse Pacheco a bordo di un Satellite Trekker tutto cromo e riflessi smorzati dei diversi Soli una sensazione da borchia vivente un viaggio fra demotocriti e germogli gigante di Ruthless/ ci si poteva sentire come un Dio ricoperti di polvere sferica una diffusa sensazione di esaurimento contrappesa all'eccitazione del costante plough di semi sensoriali/ era cool quanto una gita dal lato oscuro di Phlop Mezcal/
mi risovvenni dai ricordi/ il michrosemovente mi stava ancora appicciccato al dorso/ era chiaro che non era uscito magnificamente dal trasporto cellulare/ Io mi ero quasi ricaricato fino all'overload ma Lui stava chiaramente fiammeggiando i suoi ultimi fuochi/ già era stato provato dal combattimento con gli altri Dyksa a Percolant ora ansimava senza che lo udissi ma percepivo chiaramente il suo dolore/ sbriciolai un pò di LNN l'ultimo che m'era rimasto lasciandomi senza additivi ma non importava/ quel poverino esserino meccanico lo meritava per avermi inseguito in un viaggio attraverso la decomposizione e ricomposizione dei metabolismi/ mi venne definitivamente da piangere/ il piccolo semovente sgranocchiava la droga leggera fatta di fittissimi cristalli d'Alomia/ sbatteva ogni dimmophase le pesanti palpebre in Povlsen e sembrava fissarmi come fa la Montagna con il bosco/ con tenerezza infinita/ mi vennero i brividi e decisi che non l'avrei lasciato annullare le funzioni/ mi allungai in infermeria e manipolai due boccette di ES-22 Murdoch/ gliele sparsi sulla corrazza in GrimeNeumann e sul fattezze artificiali avendo cura di impaccarne una specie di collirio per la visuale che sembrava realmente compromessa/ poi con una Phitophlex a dentatura regolabile gli saldai in qualche maniera un pezzo di trasmissione che gli ciondolava dalla rotula in Magellano compromettendo anche l'efficacia di tibia e perone/entrambe in hyper lega/ Lui sembrò sorridere pur attraverso il dolore e mi resi conto che l'avevo piallato positivamente nonostante tutti i miei deficit sanitari/ Lo abbracciai con leggerezza nel timore e lo lasciai in convalescenza iniettandogli nella superficie sottocutanea rimovibile un grammo di sepicina/ Lui smorzò gli occhioni e io tornai a zonzo per Rorschach Phenoid/ fu così che conobbi Gino/ lo chiamai così in ricordo del mio grande amore mutante/Gina appunto/

Sbarcai il lunario con il Dyksa attaccato alle spalle/ non ci potevo credere ero di nuovo su Rorschach Phenoid!/ toccai tutto il flogs ammuffiti i distorsori gonfi per la mancata mungitura tecnica accarezzai persino la plancia ero euforico/ tanto da farmi sgorgare qualche goccia dalle sacche lacrimose/ mi avviai per il Settore Markias con il cuore che batteva all'impazzata/ esattamente su quel tendipersone avevo discusso all'infinito con il Professore sull'importanza dei Numeri Primi/ poi sfrecciai nei loculi XXV XXXXI e II/ lì mi ero masturbato lasciando lo sperma galleggiare in pura decompressione per una quantità imprecisata di dimmophasi poi avevo assunto i mushroom Delikatessen come li chiamava Drifter lasciandomi pulsare come un finto Troll sopra un ceppo di cavi esposti ancora dalla Prima Era/ Indugiai a lungo nella SalaGiochi dove mi ero impegnato a trattenere Mystik e Pariego i due ruoli che mi ero assunto per poter guadagnare punti nel computo e nei crediti per passare alla decima schermata/ nell'infermeria mi ero fatto iniettare dal Professore una dose di elio smorzato attraverso diluzioni di Travikus così da poter fluttuare sopra i batuffoli esterni di Rorschach Phenoid come fosse Pacheco a bordo di un Satellite Trekker tutto cromo e riflessi smorzati dei diversi Soli una sensazione da borchia vivente un viaggio fra demotocriti e germogli gigante di Ruthless/ ci si poteva sentire come un Dio ricoperti di polvere sferica una diffusa sensazione di esaurimento contrappesa all'eccitazione del costante plough di semi sensoriali/ era cool quanto una gita dal lato oscuro di Phlop Mezcal/
mi risovvenni dai ricordi/ il michrosemovente mi stava ancora appicciccato al dorso/ era chiaro che non era uscito magnificamente dal trasporto cellulare/ Io mi ero quasi ricaricato fino all'overload ma Lui stava chiaramente fiammeggiando i suoi ultimi fuochi/ già era stato provato dal combattimento con gli altri Dyksa a Percolant ora ansimava senza che lo udissi ma percepivo chiaramente il suo dolore/ sbriciolai un pò di LNN l'ultimo che m'era rimasto lasciandomi senza additivi ma non importava/ quel poverino esserino meccanico lo meritava per avermi inseguito in un viaggio attraverso la decomposizione e ricomposizione dei metabolismi/ mi venne definitivamente da piangere/ il piccolo semovente sgranocchiava la droga leggera fatta di fittissimi cristalli d'Alomia/ sbatteva ogni dimmophase le pesanti palpebre in Povlsen e sembrava fissarmi come fa la Montagna con il bosco/ con tenerezza infinita/ mi vennero i brividi e decisi che non l'avrei lasciato annullare le funzioni/ mi allungai in infermeria e manipolai due boccette di ES-22 Murdoch/ gliele sparsi sulla corrazza in GrimeNeumann e sul fattezze artificiali avendo cura di impaccarne una specie di collirio per la visuale che sembrava realmente compromessa/ poi con una Phitophlex a dentatura regolabile gli saldai in qualche maniera un pezzo di trasmissione che gli ciondolava dalla rotula in Magellano compromettendo anche l'efficacia di tibia e perone/entrambe in hyper lega/ Lui sembrò sorridere pur attraverso il dolore e mi resi conto che l'avevo piallato positivamente nonostante tutti i miei deficit sanitari/ Lo abbracciai con leggerezza nel timore e lo lasciai in convalescenza iniettandogli nella superficie sottocutanea rimovibile un grammo di sepicina/ Lui smorzò gli occhioni e io tornai a zonzo per Rorschach Phenoid/ fu così che conobbi Gino/ lo chiamai così in ricordo del mio grande amore mutante/Gina appunto/
giovedì 2 febbraio 2012
Eh no cazzo/ mi sfrenai sul desk e cominciai a sbobbolare con i knobs e i buttons/era solo come in una plancia di nave fantasma e cavai fuori tutto tutto quello che mi ero imbevuto nei lunghi mesi passati su Rorschach Phenoid/ senza capirlo mi ero fatto un feedback non da poco prima da solo poi con il Professore/ la dispersione e reintegramento molecole era qualcosa che il dottor Stem aveva perfezionato ben più di 80 ennephasi prima/ archeologia siderale/ tutto quello che era venuto dopo erano piccoli aggiustamenti/ il dottor Loft aveva definito meglio la questione dei campi Boyd-Major/ e Silvertown durante un ciclo di conferenze all'università di Freidamm aveva messo nero su bianco che ogni segmento Foster se sottoposto a un grado di esposizione di 92 charges Molak avrebbe comportato una distorsione e mancato ricollocamento sulla mappa genetica dei cloisters momentaneamente separati/ insomma ci si sarebbe ritrovati con una gamba nel cesso il tronco sul divano e due occhi sopra il lavandino/ ma era un rischio che apparteneva più alle fole/ una sorta di gran babau/ con le correzioni Tancredi del 3611 le possibilità che avvenissero turbolenze durante il passaggio era tanto ampie quanto le possibilità di un vecchio grimaldello di entrare in un microchip/ mi grattai nuovamente la barba ormai le scaglie di copertura dei Dyksa s'erano fatte talmente fitte da sembrare una pioggia di peli argentati/ i poveracci s'erano letteralmente massacrati/ e tutto per qualche barretta di LNN/ tempo di mettersi di buzzo buono e di togliermi dai coglioni sennò non avrei mai potuto giustificare la sopravvivenza di tre automi drogati e il rimasuglio di ferraglie degli altri/ Pigiai il cursore Giovanni e alternai parecchio fra balance e grip/ sapevo di avere una buona tenuta ma larghe gocce cominciavano a scendermi dai bordi delle sopracciglia
e a condizionarmi la visuale l'aria era mefitica/ mi accorgevo di mangiare sudore e scaglie NH-(CO)-O/ Ploppai con molta grazia sui due sticks femmina AGO e MEIA un vecchio trucco che mi aveva plafonato il Professore/ poi incidetti le onde Sordo le guardavo sui minuscoli terminali e contemporaneamente agitavo i livelli cercando di sciamare le frequenze perfette/ quelle che mi avrebbero fatto collegare alla fascia fertile di Rorschach Phenoid/ ormai sfrondavo da parecchio e non mi accorgevo dei blocchi temporali che volatilizzavano uno dopo l'altro però sentivo la gola farsi secco e sapevo che nel giro di due dimmophasi i tecnici avrebbero ripreso sbadigliando il loro laboratorio/ dovevo flettere le chiappe e concentrare il prosencefalo/
finalmente arrivai alla lock-up/ ero in quadro e avrei fatto i salti fino al ceiling se non fosse stato in Partyaka quindi colmo di malattie trasmissibili/ sondai lo steam Hop-Noy e assestai la gamma di opzioni gialle e nere fino a raggiungere l'enclave 2.2Luma388 che avrebbe fatto da volano per raffinare tutti i turns intorno al mio trasferimento biomolecolare/ fissai gli hooks gonici e dilazionai le slides Ants che mi sarebbero servite più tardi mentre ero in pieno trasferimento/ tutto era pronto/ mi stramazzai nella cabina senza accorgermi che un dyksa continuava a chiedermi LNN/ era messo davvero male i compagni gli avevano asportato la parte superiore del Receive-Send-Out e camminava strascicato per l'assenza delle protesi Celli/ aveva un solo bulbo elettronico oculare/ signore bidonò in codice Hanoi ancora per favore/ stavo per dargli un calcio quando si accese la corsia di sdoganamento/ ero al settimo cielo/ mi gettai mistico attraverso le linee Geiom e non feci nemmeno caso al Dyksa che mi seguiva come un idiota/ pensai che i michrosemoventi hanno lo stesso effetto del gettare un pezzo di latta nello spazio/ che ne uscisse o ne fosse stato stirato non era affar mio anche se sentivo la manina stretta stretta al pullover/ Ci risiamo e pensai a Longelan e al professore/ mai che si viaggi da soli in questo cazzo di troposfera/
e a condizionarmi la visuale l'aria era mefitica/ mi accorgevo di mangiare sudore e scaglie NH-(CO)-O/ Ploppai con molta grazia sui due sticks femmina AGO e MEIA un vecchio trucco che mi aveva plafonato il Professore/ poi incidetti le onde Sordo le guardavo sui minuscoli terminali e contemporaneamente agitavo i livelli cercando di sciamare le frequenze perfette/ quelle che mi avrebbero fatto collegare alla fascia fertile di Rorschach Phenoid/ ormai sfrondavo da parecchio e non mi accorgevo dei blocchi temporali che volatilizzavano uno dopo l'altro però sentivo la gola farsi secco e sapevo che nel giro di due dimmophasi i tecnici avrebbero ripreso sbadigliando il loro laboratorio/ dovevo flettere le chiappe e concentrare il prosencefalo/
finalmente arrivai alla lock-up/ ero in quadro e avrei fatto i salti fino al ceiling se non fosse stato in Partyaka quindi colmo di malattie trasmissibili/ sondai lo steam Hop-Noy e assestai la gamma di opzioni gialle e nere fino a raggiungere l'enclave 2.2Luma388 che avrebbe fatto da volano per raffinare tutti i turns intorno al mio trasferimento biomolecolare/ fissai gli hooks gonici e dilazionai le slides Ants che mi sarebbero servite più tardi mentre ero in pieno trasferimento/ tutto era pronto/ mi stramazzai nella cabina senza accorgermi che un dyksa continuava a chiedermi LNN/ era messo davvero male i compagni gli avevano asportato la parte superiore del Receive-Send-Out e camminava strascicato per l'assenza delle protesi Celli/ aveva un solo bulbo elettronico oculare/ signore bidonò in codice Hanoi ancora per favore/ stavo per dargli un calcio quando si accese la corsia di sdoganamento/ ero al settimo cielo/ mi gettai mistico attraverso le linee Geiom e non feci nemmeno caso al Dyksa che mi seguiva come un idiota/ pensai che i michrosemoventi hanno lo stesso effetto del gettare un pezzo di latta nello spazio/ che ne uscisse o ne fosse stato stirato non era affar mio anche se sentivo la manina stretta stretta al pullover/ Ci risiamo e pensai a Longelan e al professore/ mai che si viaggi da soli in questo cazzo di troposfera/
Iscriviti a:
Post (Atom)